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Il dizionario del velista

Per molti la barca a vela è sinonimo di evasione e divertimento, un originale mezzo di trasporto che ci lascia sempre incuriositi e che attrae per il senso di libertà e fuga che emana. Ma il mondo della nautica è ricco di termini e significati sconosciuti ai più, parole magari sentite solo in televisione o per caso durante i periodi di vacanza.

Sull’imbarcazione, forse i due termini più conosciuti sono poppa e prua, rispettivamente la parte posteriore e anteriore della barca. La poppa è la zona degli apparati di timoneria e degli organi di governo dell’imbarcazione, mentre sulla prua era usanza diffusa in passato collocare la polena, una statua con figure femminili o animali. Poi c’è la coperta, la parte del ponte superiore, e la sottocoperta, l’insieme delle parti interne della barca a vela.

Lo strumento per dare la direzione è chiamato timone, un organo costituito da una superficie sagomata a forma di ala. La zona della barca dove opera l’equipaggio è chiamata pozzetto, la deriva è l’appendice che evita lo scarroccio, ovvero lo spostamento improvviso dell’imbarcazione a causa del vento. Nei mezzi di piccole dimensioni la deriva può essere di legno o di plastica e in altri la deriva è mobile e rimovibile.

Per quanto riguarda le vele invece la randa è quella principale, la cui parte verticale è inserita nell’albero, un grande palo diritto e verticale posizionato sulla coperta. Il fiocco è la vela posizionata sulla prua ma è chiamata genoa se è di dimensioni più grandi. Nella terminologia marinara la parola “corda” non esiste, seppure di corde una barca a vela abbonda; quindi ogni cavo ha un nome appropriato alla funzione che deve svolgere: ad esempio la scotta, che serve per dare la curvatura ottimale alla vela mentre la drizza serve per alzarla e ammainarla, le cime, che servono per legare; i cavi, possono essere in fibra vegetale, sintetica oppure in acciao inox nel caso delle sartie, utilizzate per sorreggere l’albero.

Il comandante della barca è lo skipper, colui che ha la responsabilità dell’imbarcazione e dell’equipaggio, che sia formato da amici e famigliari o da persone più o meno esperte. Il suo ruolo è fondamentale, in quanto deve valutare le condizioni meteo per il periodo dell’uscita, ma soprattutto deve assumersi le responsabilità del comando delle operazioni e dirigerle in maniera sicura e senza esitazioni.

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